«Apprendiamo con enorme soddisfazione dell’odierno rientro in servizio dell’Appuntato Scelto Amos Benedetti che 4 anni fa venne ingiustamente destituito dall’Arma dei Carabinieri a seguito di procedimento disciplinare di Stato. Una vicenda che il Nuovo Sindacato Carabinieri ha seguito fin dall’inizio e che per chi non ricordasse, riguardava una intervista carpita con telecamera nascosta nell’abitazione privata del Carabiniere e come indicato in sentenza, vi furono “modalità chiaramente ingannevoli delle operazioni di registrazione”».
Lo fa sapere Massimiliano Zetti, Segretario Generale del Nuovo Sindacato Carabinieri (NSC).
«Il Consiglio di Stato – aggiunge Zetti – ha annullato la destituzione del collega dopo che in sede penale militare aveva già ottenuto l’assoluzione dall’accusa di vilipendio alle Forze Armate, perché il “fatto non sussiste”. Ancora una volta riflettiamo sull’utilità e costituzionalità della norma (art. 1393 del Codice Ordinamento Militare), che rimodulata nel 2015 dalla “legge Madia”, consente ed autorizza le amministrazioni militari ad aprire e concludere procedimenti disciplinari anche a procedimento penale non concluso. Tale norma è stata sempre contestata da NSC che ne ha sempre chiesto la modifica in Parlamento. Quanti militari ancora dovranno subire le storture di questa norma, e subire le pene dell’inferno, umiliazioni perdendo la serenità e il sonno, per poi dopo anni vedersi riconosciuti innocenti sul fronte penale e ingiustamente puniti sul fronte disciplinare? Questa – conclude Zetti – sarà sempre una nostra battaglia che porteremo avanti ancora con fermezza, per ritornare ad una norma di civiltà giuridica».