Non solo sindacalisti che hanno scelto di stare dalla parte del collega e i suoi interessi, ma anche e soprattutto controllori del pieno rispetto delle regole, in questo caso un parere del Consiglio di Stato.
La segreteria regionale NSC Emilia Romagna, con una nota indirizzata al comando generale, ha richiesto di assistere ai lavori Cobar nelle caserme e nei comandi della regione.
A farlo, sarà personale libero dal servizio e rivestito delle dovute deleghe sindacali, quelle stesse deleghe – lo ricordiamo – che sono precluse alle rappresentanze militari.
La nostra presenza, vuole facilitare la scala gerarchica nel processo di interlocuzione ed evitare confusione fra chi fa sindacato e chi la stessa scala gerarchica la affianca.
Non sarebbe corretto entrare in una caserma e parlare ai colleghi, indossando un doppio cappello. Ci premureremo di appurare che il Cobar faccia il suo lavoro di rappresentanza militare e non sindacato, che è ben altra cosa.